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L’autostima in una metafora

Immagina l’autostima come una casetta. La tua casetta.

Ognuno di noi si cimenta sin da bambino nella realizzazione di essa.

Dopo aver gettato le fondamenta si aggiungono mattoncini su mattoncini e la casa si erge.

Detta così sembrerebbe facile.

Non è semplice perché concorrono diversi fattori a rallentarne la realizzazione. Tra questi troviamo:

  1. la bufera atmosferica: gli eventi della vita. Può arrivare una tempesta e i mattoncini si danneggiano o volano via;
  2. la bufera interiore, che simboleggia i nostri freni mentali. Possiamo convincerci che non siamo all’altezza per cui ci fermiamo senza speranze di farcela;
  3. la bufera sociale, legata al giudizio che subiamo da familiari, insegnanti, amici, conoscenti. “Non ce la farai mai. Sei una frana. Rinunciaci. Sei un incapace”.

Il processo di costruzione richiede, pazienza, energia, discernimento, manutenzioni continue e dura per tutta la nostra esistenza.

Nel processo di costruzione si attivano molteplici dinamiche.

Qualcuno riesce a superare bene le tempeste e a riparare eventuali danni. Ne esce fortificato e, nonostante gli avvenimenti infelici che sopraggiungono, ha il sorriso sulle labbra.

Qualcun altro non riesce a domare le tormente, si blocca e piange dopo aver perso i mattoncini spazzati via dal vento. Si accartoccia in sé stesso.

Altri ancora si accontentano del loro rudere perché si sentono poco, ambiscono a poco, si bastano così e, allo stesso tempo, non danno fastidio a nessuno.

Ad altri, invece, capita di arenarsi e guardare con invidia la casetta dell’amico. L’erba del vicino è davvero più verde? Per taluni è così. “Perché io ho pochi mattoncini sfigati e non riesco a proseguire e lui è più avanti? Quasi quasi ci butto un masso e arreco un danno alla parete. Così saremo più o meno allo stesso punto”.

E si progetta l’agguato contro la casetta del vicino.

Oltre ad essere eticamente scorretto, è controproducente per se stessi. Si disperdono energie e si perde tempo prezioso.

Dal canto suo il vicino potrebbe avere una costruzione ben salda, dei mattoncini robusti, aver usato una malta consistente e non risentire del colpo oppure, al contrario, avere utilizzato un materiale debole e veder crollare parte della sua costruzione.

Quando raggiungiamo un obiettivo con grande fatica, si ergono diversi filari di mattoni. Quelli rappresentano le pietre miliari, da non perdere mai d’occhio soprattutto quando siamo stanchi e scoraggiati, perché ci danno la spinta a continuare.

E’ quindi fondamentale focalizzarsi sulla posa in opera della PROPRIA casetta. Scegliere materiali di prima scelta, utilizzare il migliore dei collanti. Più si acquisisce consapevolezza della robustezza delle proprie mura, più si perfezionerà l’opera dedicandosi ai dettagli. Una finestra sul piano superiore, vasi, fiori e piante che adornano e profumano l’ambiente.

Ci sono persone che, nonostante siano passate attraverso diverse bufere, hanno realizzato una casetta solida che neanche il lupo dei tre porcellini riesce a far volare via.

Ce ne sono altre che hanno lavorato la maggior parte del tempo con il ciel sereno che non sono riuscite a costruire un granché perché incapaci di placare la bestia nera della bufera interna, la più dannosa.

Se vivi una situazione di stallo e non riesci a progredire con i lavori, piuttosto che piangerti addosso o, peggio ancora, desiderare di distruggere l’altrui opera, chiedi aiuto alle persone giuste.

Le persone giuste sono quelle che conoscono bene le tecniche di costruzione, sono capaci di affrontare le tempeste, hanno delle casette ben salde, si occupano quotidianamente della loro manutenzione e non smettono mai di abbellirle.

Le persone giuste sono quelle che, oltre ad avere delle belle villette, hanno il piacere e le capacità di aiutare gli altri. Aiutano coloro che hanno difficoltà ad inquadrare la tecnica migliore per trasformare la loro casupola incompleta in una discreta costruzione.

Nella tua vita pioverà spesso, sarà a volte nuvoloso, a volte sereno, talvolta ci sarà un sole piacevole, altre volte un sole cocente.

Non lasciare che la tempesta interna ti impedisca di costruire.

Non permettere a nessuno dall’esterno di bloccare i tuoi lavori.

E tu? A che punto sei con i lavori?

 

 

 

 

 

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